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Channel: Giornalettismo » Viola Afrifa
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Wikileaks e quei documenti che riscriveranno la storia

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La quantità di file prossimi alla pubblicazione è sette volte quella degli Iraq War Logs e il sito avverte: “Preparatevi a vedere un mondo diverso”.

Qualche giorno fa Giornalettismo ha voluto fare un sunto di quellò che è stato il 2010 turbolento di Wikileaks e del suo portavoce Julian Assange. La vita del sito e del suo fondatore paiono andare su due binari paralleli. I picchi e le cadute arrivano in modo sincronizzato. Le controversie pubbliche e private si intersecano e suscitano l’interesse dei più. Ecco le ultime due notizie: Wikileaks si appresta a pubblicare una mole di documenti riservati pari a sette volte i diari dell’Iraq mentre il tribunale svedese rigetta il ricorso di Julian Assange e continua a volerlo arrestare per stupro, molestie e coercizione.

NUOVE PUBBLICAZIONI – Una nuova ondata di documenti segreti dati in pasto alle masse quindi. Wikileaks stessa usa toni da colossal americano: “The coming months will see a new world, where global history is redefined“. Roba grossa quindi. Ma a questo giro c’è una differenza: l’atteggiamento degli Stati Uniti. Lungi da loro ovviamente legittimare l’ennesimo “sputtanamento” ai quattro venti dei propri documenti segreti che fanno luce sulle trame più o meno oscure di esercito e servizi segreti. Gli USA prevedibilmente condannano l’operato di Wikileaks su tutta la linea. Ma la nuova strategia, che fa un po’ sorridere, è avvisare i Paesi stranieri del fatto che le informazioni che verranno presto pubblicate dai soliti noti Guardian e Spiegel potrebbero contenere qualcosa di spiacevole. Il diarietto segreto degli USA non è più segreto, meglio preparare tutti e magari confessare qualcosa prima di essere sbugiardati dal primo sito che passa.


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